Accordo tra google e meta: indagine Ue e GB
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Direttore: Alessandro Plateroti

Google-Meta: accordo segreto per pubblicità online

Mark Zuckerberg

L’Unione europea apre un’indagine sull’accordo tra le due aziende sui servizi di pubblicità.

L’ antitrust europeo ha aperto un’indagine formale per eventuali violazioni di un accordo tra Google e Meta. L’accordo riguarda i servizi di pubblicità online. L’indagine mira a verificare se possa aver violato le regole di concorrenza europee a danno di editori e inserzionisti. La stessa cosa ha fatto la Gran Bretagna. Google si difende dalle accuse dicendo che l’accordo era pubblico e non segreto come dice l’Ue.

L’accordo tra i due colossi della tecnologia che detengono il potere del mercato mondiale attraverso i suoi strumenti è stato sottoscritto nel 2018. Il nome in codice dell’intesa è Jedi Blue. Il portavoce di Google continua a sostenere però che le accuse mosse dalle autorità antitrust di Ue e Regno Unito sull’accordo ‘Jedi Blue’ tra Google e Facebook in materia di pubblicità “sono false”. “Si tratta di un accordo documentato pubblicamente e a favore della competizione. Consente a Facebook Audience Network (Fan) di partecipare al nostro programma Open Bidding, insieme a decine di altre società”, sottolinea il portavoce. L’obiettivo è “aumentare la domanda di spazi pubblicitari degli editori, così da aiutare gli editori ad aumentare i ricavi”.

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Accordo tra Google e Meta nelle indagini di Ue e Gb

Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg

La vicepresidente Ue per la Concorrenza Margrethe Vestager spiega che “Attraverso il cosiddetto accordo ‘Jedi Blue’ tra Google e Meta, una tecnologia concorrente all’Open Bidding di Google potrebbe essere stata presa di mira. Con l’obiettivo di indebolirla ed escluderla dal mercato per la visualizzazione di annunci sui siti web e sulle app di editori” che “si affidano alla pubblicità display online per finanziare i contenuti online per i consumatori”.

Questo accordo, spiega la vicepresidente, se confermato dalle indagine “limiterebbe e distorcerebbe la concorrenza nel mercato già concentrato della tecnologia pubblicitaria. A scapito delle tecnologie di pubblicazione degli annunci rivali, degli editori e, in definitiva, dei consumatori”.

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ultimo aggiornamento: 11 Marzo 2022 13:41

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